CHI SOFFRE DI CEFALEA?

Il 15% degli italiani!
Più del 90%  delle cefalee sono "primitive".
Ricordiamo che fra le patologie invalidanti, nella classificazione dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS) di tutte le malattie, le cefalee primitive occupano il 18° posto in media e il 12° per il sesso femminile .

Che cos’è una cefalea primitiva ?

E’un dolore alla testa dovuto ad una disfunzione dei centri regolatori del dolore. La cefalea può essere influenzata  da fattori esterni e interni di varia natura (disturbi psichici, ormonali, fattori legati allo stress e allo stile di vita, la familiarità ed altro).
Il dolore, è accompagnato da un complesso di sintomi che variano da un tipo di cefalea primitiva ad un’altra .
Come abbiamo detto le forme più frequenti di cefalee sono le emicranie e le cefalee tensive.
Le prime sono quelle più frequentemente accompagnate da sintomi, quali la nausea, il vomito, il fastidio alla luce, ai rumori, agli odori e spesso sono disabilitanti .
Le cefalee tensive possono essere episodiche o croniche e sono caratterizzate da un dolore sordo costrittivo, continuo con un minor coinvolgimento del sistema vegetativo; sono spesso accompagnate da disturbi dell’umore.

Si ribadisce che i vari sintomi delle cefalee primitive non sono dovuti a patologia organica: (tumori cerebrali, malformazioni vascolari dell’encefalo, sinusiti, artrosi cervicale, problemi della vista, ecc.) .

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Quindi che fare ?

Bisogna rivolgersi ad uno specialista che si interessa di “cefalee” .
Si potrà così avere un inquadramento diagnostico  e un programma terapeutico mirato per il paziente cefalalgico .

Sarà lo stesso specialista , qualora la cefalea non sia una forma  primitiva, ma dipenda da altre cause, ad indirizzare il paziente presso un’altra struttura competente inerente la patologia che determina la cefalea, che viene definita in tal caso “secondaria”.


PROGRESSI NELLO STUDIO DELLE CEFALEE

Mal di testaLo studio delle cefalee negli ultimi decenni ha promosso diverse innovazioni terapeutiche nel campo dell’ emicrania e delle altre cefalee primarie (cefalee da cause sconosciute  che non dipendono da altre patologie ).
Questo è stato possibile perché la ricerca sulla  patogenesi , ha individuato un certo numero di meccanismi biochimici precedentemente sconosciuti .
Le più frequenti cefalee primarie sono: le emicranie, le cefalee tensive, la cefalee a grappolo e le sue varianti. Queste cefalee, nella maggior parte dei casi, sono sensibili a cure farmacologiche, che si prefiggono due scopi:

  • una cura profilattica ( preventiva ) per ridurre l’eccessiva sensibilità
  • del paziente ai vari stimoli dolorosi.
  • una cura sintomatica (terapia dell’attacco ) per il controllo della crisi.

Esistono tuttavia alcune forme di cefalea a grappolo, che sono farmaco- resistenti. Per queste rare cefalee si stanno studiando terapie chirurgiche indirizzate ad un numero selezionato di casi.
Anche le emicranie e le cefalee tensive possono essere ribelli alle cure, e in questi casi bisogna fare ogni sforzo per individuare una cura adeguata e non escludere una revisione diagnostica.
Va subito specificato che una terapia delle cefalee che comporta un uso troppo frequente di sintomatici, non è corretta e può portare ad un peggioramento della cefalea stessa. ...continua

Dottor Bonazzi